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sabato 14 luglio 2018

ALLENARSI AL CALDO PER MIGLIORARE LE PERFORMANCE SPORTIVE


Nel precedente articolo ho parlato di quale fosse il momento più adatto, nelle torride giornate estive, per affrontare al meglio uno degli allenamenti più amati e odiati dal podista ovvero il “lungo” (https://runningtraining-blog.blogspot.com/2018/07/come-sopravvivere-al-lungo-destate.html), si era visto che il momento migliore è il mattino perché la temperatura è più bassa e il sole non è ancora così alto.


Ma se non riuscite ad allenarvi sempre nei momenti più freschi della giornata, come potete fare?

Ecco non disperatevi, perché anche allenarsi con il caldo può migliorare la performance di una gara svolta a temperature più basse.

Questo è emerso da uno studio (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2963322/) dove sono stati confrontati due gruppi di ciclisti ben allenati, il primo gruppo ha inserito nel loro programma dieci allenamenti blandi svolti a una temperatura di 38 gradi, mentre il secondo a una temperatura di 13 gradi. Ebbene durante il test successivo svolto a 13 gradi, i ciclisti che effettuarono gli allenamenti a 38 gradi hanno avuto un miglioramento del VO2max, soglia del lattato, 1h time trial, rispetto all’altro gruppo.

Allenarsi al caldo ha portato un miglioramento di diversi parametri fisiologici (come si nota in figura), il principale cambiamento che si pensa abbia portato un incremento delle prestazioni, è stato l’aumento del volume del plasma nel sangue.



Ma come si nota in figura, uno dei parametri più importanti (il volume del plasma), incomincia a calare dopo il sesto giorno di allenamento con il caldo. Quindi come fare a evitare questo calo?

Un idea potrebbe essere quella di fare in modo che il corpo non si adatti a questo tipo di stress, ovvero aumentando la temperatura dell’allenamento di corsa lenta, dopo una decina di sedute.


CONSIGLI PRATICI

Se una persona è solita svolgere tutte le sedute di allenamento nelle ore meno calde (mattina/sera) e vuole provare questa strategia potrebbe cambiare l’orario delle proprie uscite di corsa lenta.

Per esempio se si è soliti uscire alle 19 potreste per un decina di sedute di corsa lenta uscire alle 18 e poi farne altre dieci alle 17 cosi che il corpo abbia sempre uno stimolo maggiore e non si adatti, cercando di scegliere gli orari migliori (come temperatura) per gli allenamenti più intensi.

Questa tipologia di strategia cade a pennello nel periodo di fine luglio/agosto dove non ci sono gare e normalmente si svolge un ciclo di costruzione dopo i mesi di gare di giugno e inizio luglio, cosi facendo si potranno beneficiare dei vantaggi nelle gare di settembre dove la temperatura sarà più bassa.

Sconsiglierei di utilizzare questo metodo nei periodi di maggior carico in termini di intensità, visto che la corsa lenta durante questi periodi ha lo scopo principale di favorire il recupero e non andrei ad aggiungere altro stress, cosi da rischiare di compromettere il recupero e le sedute di qualità successive.

Quindi da questo studio è emerso che il caldo estivo non deve sempre essere visto come un ostacolo per il nostro allenamento, ma può diventare un’opportunità da sfruttare a nostro vantaggio.

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