Quante volte avete sentito dire da un allenatore “che bei piedi” riferito ad una atleta con una corsa molto “leggera e reattiva”?
Molto spesso immagino.
Ma è così importante avere dei piedi reattivi per avere una bella ed efficace corsa? Scopriamolo!
CORSA POCO "REATTIVA" = FARE ESERCIZI PER LA REATTIVITÀ DEI PIEDI
In Italia quando si vede una persona con una bella corsa si va subito ad identificare la causa di tale stile ai piedi.
Per questo motivo molti allenatori, quando hanno degli atleti con un stile di corsa molto "pesante", incominciano a fargli svolgere ad ogni seduta centinaia di andature e salti in pliometria con corda o ostacoli cercando di limitare la flessione di anche e ginocchia per focalizzarsi sull'utilizzo dei piedi, e quando fanno riposo viene spesso consigliato di fare un po' di saltelli con la corda che male non fanno! Tutto questo con l’obiettivo di migliorare la reattività dei piedi e quindi magicamente trasformare la tecnica di corsa.
Peccato che la maggior parte di questi atleti si infortuneranno, causa la mole di lavoro troppo alta di esercizi a forte componente stressogena per le strutture muscolo-tendinee e senza un'adeguata progressione.
I sopravvissuti invece dopo la 10millesima volta che eseguono il salto con la corda saranno dei maestri in questi esercizi, avranno un piede che rimarrà pochissimo tempo al suolo durante l'esercizio, il piede sarà super reattivo, poi però li vedi correre e lo stile non è cambiato.
Perché questo ?
I PIEDI NON SONO TUTTO!
I famigerati “piedi veloci” non sono un elemento così importante per aumentare la velocità della corsa anzi.
Non stiamo correndo sui carboni ardenti dove meno tempo rimaniamo a contatto con il terreno e meglio è, non importa quanto velocemente muoviamo i piedi sul pavimento, ma quanta forza generiamo su di esso!
Questo è il motivo per cui per determinare quale atleta sia più veloce è più utile un test sull'altezza nel salto verticale piuttosto che un test sul tempo di contatto del piede sul suolo.
GUARDARE IL DITO PER INDICARE LA LUNA
Qualcuno potrà obbiettare che comunque i muscoli della caviglia giocano un ruolo molto importante nel generare forza al suolo per permetterci di avanzare, peccato che la forza principale che ci consente di procedere sta a monte ovvero dove ci sono i muscoli più forti, come i glutei (ovvero uno dei muscoli più forti del corpo umano), il polpaccio è un muscolo molto debole al suo confronto.
Anche se i piedi sono l’ultima parte del corpo a lasciare il terreno non sono loro gli artefici principali dell’avanzamento e del tempo che il piede rimane a terra durante la corsa, perché...
CONCETTO ERRATO
Si deve analizzare la "reattività" di tutte le articolazioni della gamba e non osservare solamente l’articolazione della caviglia.
Bisogna analizzare il movimento nella sua interezza!
Non dare importanza alle altre articolazioni degli arti inferiori è profondamente sbagliato visto che per esempio muscoli come i glutei riescono a generare molta più forza rispetto ai muscoli del polpaccio.
Quindi quando si vede una persona correre “bene” che rimane poco tempo sugli appoggi non si dovrebbe dire "che piedi reattivi", ma piuttosto che "corsa reattiva".
Perché questo ?
I famigerati “piedi veloci” non sono un elemento così importante per aumentare la velocità della corsa anzi.
Non stiamo correndo sui carboni ardenti dove meno tempo rimaniamo a contatto con il terreno e meglio è, non importa quanto velocemente muoviamo i piedi sul pavimento, ma quanta forza generiamo su di esso!
Questo è il motivo per cui per determinare quale atleta sia più veloce è più utile un test sull'altezza nel salto verticale piuttosto che un test sul tempo di contatto del piede sul suolo.
GUARDARE IL DITO PER INDICARE LA LUNA
Qualcuno potrà obbiettare che comunque i muscoli della caviglia giocano un ruolo molto importante nel generare forza al suolo per permetterci di avanzare, peccato che la forza principale che ci consente di procedere sta a monte ovvero dove ci sono i muscoli più forti, come i glutei (ovvero uno dei muscoli più forti del corpo umano), il polpaccio è un muscolo molto debole al suo confronto.
Anche se i piedi sono l’ultima parte del corpo a lasciare il terreno non sono loro gli artefici principali dell’avanzamento e del tempo che il piede rimane a terra durante la corsa, perché...
CONCETTO ERRATO
Si deve analizzare la "reattività" di tutte le articolazioni della gamba e non osservare solamente l’articolazione della caviglia.
Bisogna analizzare il movimento nella sua interezza!
Non dare importanza alle altre articolazioni degli arti inferiori è profondamente sbagliato visto che per esempio muscoli come i glutei riescono a generare molta più forza rispetto ai muscoli del polpaccio.
Quindi quando si vede una persona correre “bene” che rimane poco tempo sugli appoggi non si dovrebbe dire "che piedi reattivi", ma piuttosto che "corsa reattiva".
QUINDI COME POSSO MIGLIORARE LA REATTIVITÀ DELLA CORSA?
Come dice Boyle un tecnico: “il modo migliore per avere piedi veloci è avere gambe forti!”.
Quindi per migliorare lo stile di corsa e la reattività bisogna concentrasi principalmente su esercizi di tripla estensione ovvero esercizi che prevedano un’estensione di tutte e tre le articolazioni principali degli arti inferiori (anche, ginocchia e caviglie).
Inizialmente con il solo utilizzo di esercizi per migliorare la forza e poi introdurre anche esercizi esplosivi/pliometrici come scrissi in uno scorso articolo.
QUINDI FARE ESERCIZI PER MIGLIORARE LA REATTIVITÀ DEI PIEDI E' INUTILE ?
No, ma bisogna ridimensionare la loro utilità, visto che hanno una bassa rilevanza sul miglioramento della reattività della corsa e in molti casi possono portare infortuni (se inserirti in modo troppo repentino in quantità troppo elevata), pertanto bisognerebbe dedicare meno tempo a tali esercizi per dedicare più tempo su esercizi di forza/esplosività che concernono una tripla estensione per migliorare la reattività della corsa.
Concludo citando nuovamente Boyle "Give a guy with “bad feet” a jump rope and you get a guy with bad feet and patella tendonitis."
QUINDI FARE ESERCIZI PER MIGLIORARE LA REATTIVITÀ DEI PIEDI E' INUTILE ?
No, ma bisogna ridimensionare la loro utilità, visto che hanno una bassa rilevanza sul miglioramento della reattività della corsa e in molti casi possono portare infortuni (se inserirti in modo troppo repentino in quantità troppo elevata), pertanto bisognerebbe dedicare meno tempo a tali esercizi per dedicare più tempo su esercizi di forza/esplosività che concernono una tripla estensione per migliorare la reattività della corsa.
Concludo citando nuovamente Boyle "Give a guy with “bad feet” a jump rope and you get a guy with bad feet and patella tendonitis."
CAMBIARE STILE DI CORSA
Tengono ad aprire una piccola parentesi finale riguardo il fatto che se una persona non ha un “bella corsa” non è un dramma ci sono tanti esempi di atleti arrivati ai vertici con un stile molto poco ortodosso per alcuni, cercare di modificarlo molte volte può portare riscontri negativi visto che il corpo con il passare del tempo è arrivato ad una situazione di equilibrio con tale stile.
Se invece si vuole modificare il proprio stile perché si identifica come causa di continui infortuni, molto spesso non basta lavorare solo con andature ed esercizi in palestra, visto che sovente ci sono degli squilibri o retrazioni muscolari che impediscono al soggetto di correre al meglio.
Prima di tutto bisogna fare un quadro completo della situazione e storia del soggetto per agire al meglio, dove al centro di tutto c'è individualità del soggetto sperare di modificare uno stile di corsa con esercizi standardizzati è pura utopia.
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